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VERBALE INCONTRO FNOPO, PROFESSORE ROMANO OSTETRICHE, ESPERTE IN BIOETICA

Pubblicato il 09/11/2020
Pubblicato in: Codice Deontologico
VERBALE INCONTRO FNOPO, PROFESSORE ROMANO OSTETRICHE, ESPERTE IN BIOETICA

VERBALE INCONTRO REVISIONE CODICE DEONTOLOGICO

FNOPO – PROF. ROMANO – OSTETRICHE ESPERTE

9 NOVEMBRE 2020 ORE 19.00 SKYPE

 

In data 9 novembre, alle ore 19.00, sulla piattaforma Skype si è svolto l’ultimo incontro di audizione e confronto per la revisione del Codice deontologico FNOPO tra le componenti del Comitato centrale FNOPO,

  • Presidente Vicario;
  • Vicepresidente Vaccari;
  • Segretaria Coluzzi;
  • Consigliera Masé

Il prof. Romano, coordinatore della commissione per la revisione del codice deontologiche e le ostetriche esperte in bioetica, i cui nominativi sono stati forniti alla FNOPO dalle rispettive presidenti OPO e selezionate sulla base del loro curriculum:

  • Dott.ssa Carmela Carpanzano;
  • Dott.ssa Michela Casagrande;
  • Dott.ssa Franca Cerqua;
  • Dott.ssa Fulvia Gian;
  • Dott.ssa Eglantine Groppa;
  • Dott.ssa Donatella Guerzoni
  • Dott.ssa F. Lerda
  • Dott.ssa Antonella Locoro;
  • Dott.ssa Samalta Rinzivillo;
  • Dott.ssa Barbara Zara.

A inizio riunione, la presidente FNOPO ricorda le tappe che hanno dato avvio al processo di revisione del codice deontologico FNOPO, ovvero:

  • delibera CC per approvazione il progetto CC settembre-ottobre 2019
  • delibera di approvazione in seno al CN n. 150
  • lancio del progetto sulla rivista di categoria Lucina 
  • circolari inviate agli Opo 
  • riscontri OPO per fornire elenco delle ostetriche esperte in bioetica 
  • relazioni al CN da remoto o in presenza che riprendano il tema 
  • audizione del 30.10.20 con le Società scientifiche
  • box sulla rivista di categoria Lucina contente le tappe su esposte e che dovrebbero far pervenire portare alla proposta di revisione da portare all'attenzione dell'assemblea del CN da remoto di novembre, dopo valutazione del CC n. 21/2020

l’incontro successivo invece vedrà impegnata la commissione peer la revisione, che chiuderà i lavori con la presentazione del nuovo testo per approvazione in Consiglio nazionale.

Il prof. Romano, dopo i ringraziamenti alle partecipanti, come da prassi proietta in condivisione schermo l’indice del codice deontologico così da poterlo presentare e ricorda che buona parte delle ostetriche esperte hanno già inoltrato le proprie indicazioni e suggerimenti al testo.

Quindi vengono individuati i punti salienti del confronto, ovvero i doveri di una professione all’interno di 4 ambiti:

  1. norme morali
  2. norme giuridiche
  3. norme deontologiche richiamate nella vecchia edizione del testo
  4. competenze scientifiche tecniche di competenza ostetrica

Anche in questa occasione viene ricordato che non si deve sovrapporre la deontologia con il diritto. Precisazione resa necessaria dal fatto che alcune indicazioni pervenute erano eccessivamente appiattite sull’ambito giuridico. Il codice, invece, basandosi su norma morale deve trovare il giusto equilibrio tra quest’ultima e il diritto. Vengono richiamati i concetti di

  • relazione di cura tra l’ostetrica e la persona assistita, o meglio “le persone assistite” poiché ci si riferisce alla donna, al feto, a partner, alla famiglia;
  • ambito sociale;
  • alleanza di cura;
  • know-how che a sua volta va ricondotto in sapere scientifico e tecnico.

Successivamente il prof. Romano ricorda le leggi più importanti che riguardano la professione ostetrica, il ruolo nella sperimentazione clinica / medicinale, nonché l’adeguamento della contemporaneità del ruolo dell’ostetrica.

Viene rilevato che dalle osservazioni pervenute si è notato che il cambiamento sociale ha ampliato la competenza delle ostetriche, ponendo nuovi interrogativi delle professioni e socioculturali

Altri aspetti importanti sottolineati dalle ostetriche esperte sono stati:

  • il richiamo alla dignità e al decoro della professione;
  • linee guida assistenziali,
  •  obiezione e clausola di coscienza, per essere tale deve richiaanre norma di legge in cui viene richiamata da legge;
  • fecondazione artificiale;
  • sperimentazione farmaci;
  • Ivg
  • Consulenza medico legale, sotto la guida di un esperto medico legale
  • liceità su pubblicità informativa delle ostetriche

In merito al Titolo terzo, sono stati richiamati:

  • i doveri dell’ostetrica;
  • la relazione di cura e la fiducia;
  • la dignità e diritti fondamentali delle persone assistite;
  • l’autonomia etica e giuridico dell’ostetrica;
  • la tutela al diritto della salute sancito all’art. 32 della Costituzione, primo e secondo comma;
  • la cartella clinica;
  • la partecipazione e incentivazione ai protocolli sperimentali come presenza nella ricerca
  • la salvaguardia della persona incapace;
  • impegno e abuso dell’esercizio della professione 

In relazione ai titoli IV e V: 

  • il rapporto con gli Ordini, le strutture pubbliche e private, nonché gli altri professionisti e i tirocinanti. Quest’ultimo pone un importante riconoscimento al ruolo e alla responsabilità dell’attività didattica e formativa dell’ostetrica.

Dopo l’excursus del prof. Romano, la presidente Vicario dà la parola alle colleghe esperte che danno vita a un intenso dibattito e confronto con il prof. Romano e le componenti del Comitato centrale su diverse tematiche, quali:

  • il ruolo dei social media* che stanno sempre più entrando, in maniera importante, nel lavoro e professione ostetrica dove a volte si usano anche toni accesi. Tutti i presenti sono concordi nel ritenere che i social possono rappresentare l’occasione di una buona vetrina, ma devono essere usati e gestiti in maniera costruttiva

*Il prof. Romano ritiene quindi che il codice debba prevedere il tema dei social richiamando alla responsabilità di ciò che si scrive, di avere sempre un rigore professionale e basarsi su competenze scientifiche, linee guida e raccomandazioni accreditate. Il codice deve inoltre prevedere conseguenze quali sanzioni in caso di mancato rispetto delle indicazioni, o di trasgressione.  L’ostetrica anche nei social deve attenersi a contenuti scientifici, evidenze scientifiche. 

  • Rispetto della privacy e delle diversità religiose e di orientamento sessuale;
  • Responsabilità nell’esercizio della professione e obiezione di coscienza
  • raccogliere bisogni inespressi, in particolare dei giovani

Il prof. Romano esplicita il concetto da inserire nel nuovo codice, cioè occorre saper individuare nella relazione di cura, i bisogni di cura delle donne che non sono espressi.

  • Necessità di evidenziare la nuova competenza culturale richiesta all’ostetrica, sia linguistica sia di modalità di approccio alle diverse culture delle donne

Il prof. Romano richiama quindi anche una competenza di mediatrice che deve possedere l’ostetrica che si basa sul principio etico sulla diversità etnica e religiosa. Un aspetto che non è ovvio.

Viene ricordato che il codice avrà anche un commentario nel quale confluiranno e verranno raccolte le diverse osservazioni su tematiche di particolare rilevanza.

  • Richiamata l’importanza dell’informazione appropriata e scientificamente aggiornata sulla raccolta del sangue cordonale
  • Ruolo dell’ostetrica nel fornire le informazioni adeguate alla scelta autonoma e consapevole affinché sia dato un consenso informato. Questo riduce anche l’ambito di un possibile contenzioso legale

 

Il prof. Romano spiega la differenza tra consenso informato e consenso informato condiviso.

In merito alla opportunità di consigliare o meno delle tecniche, ricorda che il codice deontologico non ne deve fare riferimento per evitare di aprire campo infinito. Nel caso della donazione di plasma da cordone ombelicale, si deve fare riferimento solo al fatto che è lecito solo quello fatto su base solidaristica.

  • Donazione del latte materno per i neonati prematuri o che non possono nutrirsi con quello della propria mamma;
  • attaccamento precoce - relazione dei genitori con il neonato ovvero la pratica skin to skin;
  • importanza del ruolo dell’ostetrica nella promozione dell’attaccamento al seno per l’allattamento;
  • Prevenzione contro pubblicità ingannevole;

 

La vicepresidente Vaccari ringrazia le ostetriche esperte perché hanno dato la possibilità di confrontarsi su diverse tematiche da altri punti di vista.

La segretaria Coluzzi ringrazia per il contributo di qualità fornito nel confronto per la revisione del codice deontologico.

Ai ringraziamenti alle colleghe, e al prof. Romano, si associa anche la consigliera FNOPO dott.ssa Rinaldi.

A conclusione dell’incontro, il prof. Romano esprime il proprio apprezzamento per la collaborazione e conferma che riporterà all’attenzione della commissione la molteplicità delle osservazioni emerse che saranno portate a sintesi all’interno dell’ambito bioetico, con un richiamo giuridico e scientifico. Il tutto tenuto conto del ruolo assistenziale e didattico delle ostetriche.

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